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Channel: Pensieri di un agricoltore senza tempo
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I Miei Polli: il Gallo nel pollaio (2° parte)

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Per anni ho dibattuto con altri agricoltori sula scelta del gallo e sulla sua "durata": la sua figura infatti è fondamentale all'interno di un allevamento, sopratutto se questo è all'aperto e conta numerosi capi.
Per prima cosa bisogna saper scegliere un gallo, tanto quando questo è adulto e vive in un'altro pollaio, che quando questo è ancora giovane e "si deve fare".
Generalmente nelle mie covate tendo sempre ad allevare tutti i maschi, e per i primi tre mesi mi soffermo solamente ad osservarli e ad annotare delle considerazioni sul loro comportamento.
C'è sempre il maschio che vuole salire sulla testa degli altri pulcinotti, e c'è quello che tende sempre a soccombere anche sotto le femmine: un fatto di dominanza che è riscontrabile in tutti gli animali, dove ci sono animali dominanti e animali sottomessi e/o inibiti.
Non sono certo un etologo, ma mi pare di aver capito che la scelta gerarchica avvenga sin dai primi attimi di vita, e che un pulcinotto sottomesso non potrà mai essere un ottimo gallo da pollaio.
Osservato quindi il comportamento, lascio che gli animali crescano sani e robusti mantenendoli tutti allo stesso pari e continuando a farli vivere con le femmine.
Sviluppano i propri caratteri ed iniziano le prime inevitabili lotte: come per tutti i cuccioli all'inizio tutto appare come un gioco, ma ben presto le intenzioni saranno diverse e ci sarà sempre qualche maschio che verrà isolato e che sarà ultimo a raggiungere la mangiatoia o a bere l'acqua fresca, e che potrà anche soccombere se si dimostra troppo debole.
Non ci si deve scandalizzare, e ritengo che questo sia quello che la Natura offre ogni giorno sotto i nostri occhi, e poco conta se siamo cittadini o contadini...questo avviene sempre, ed ecco che anche in un semplice pollaio iniziano così a determinarsi i soggetti più indicati a divenire maschio dominante, e quindi Gallo.
Ma prima c'è la fase Galletto, ossia quella in cui si formano cresta e coda, una sorta di "adolescenza" in cui il gruppo dei "papabili" si atteggia sempre più a voler comandare: è questo il momento in cui le femmine (nella fase di pollastre) si conformano e talvolta si può già intendere quali saranno le ovaiole migliori (almeno per struttura fisica).
Ma quando il Galletto si fa Gallo?
Ricordo che questa domanda la posi all'anziana nonna del mio compagno di banco (il bimbo di campagna di cui vi ho già parlato), e lei mi rispose secca:
"Il primo a cantare...difendere...e a montare s'è fatto Gallo!"
...e questa è la regola che ho sempre seguito, facendo molta attenzione che le cose accadano (anche se non con questa sequenza) nel giro di un paio di giorni.
Sarà la passione che ho, ma trascorrendo del tempo nel pollaio si possono capire moltissime cose, ed in effetti il galletto si fa gallo con queste cose: a questo punto rimane solo da decidere quale sarà il suo "aiutante".
Già perchè se avete una decina di galline il problema non sussiste, ma se ne avete una quarantina allora vi servirà un "Gallo in seconda", ed anche su questa scelta ho trovato pensieri diversi.
C'è chi dice (e sono in molti) che la cosa migliore è che il secondo gallo sia un'altro dominante puro (come il primo), ma questo porta numerosissime complicazioni: creste e bargigli sempre sanguinanti (i due si sfidano quotidianamente), galline martoriate da "mariti troppo focosi", nervosismo nel pollaio.
E questo a mio parere non è un bene.
Io scelgo il secondo Gallo ricercando le medesime caratteristiche del primo, ma più attenuate: in questo modo i due conviveranno senza problemi, e al secondo sarà dato modo di cantare (sempre per secondo) e di coprire molte delle galline (spesso quelle disprezzate dal primo).  Oltretutto, se mai dovesse capitare che il Gallo dovesse perire, il suo secondo saprebbe sostituirlo in modo naturale, affermandosi da subito.
Gallo con galline al pascolo

Per me la scelta del Gallo (e del suo vice) rappresenta un importante passo che servirà a regolare la vita nel pollaio per almeno tre anni.  Può comunque accadere che il vice venga tolto (magari ceduto come gallo ad altri pollai) e promosso di livello (perchè il primo inizia ad essere violento).
Proprio due anni fa dovetti andare al Pronto Soccorso per colpa di un beccotto (colpo dato con il becco) del mio gallo, ma tutto ebbe inizio un paio di settimane prima...
Avevo allevato quel Gallo sin da quando era pulcino, ed anche se potrà suonare strano, tra noi due c'era una certa empatia.
Dovete capire che, varcare la soglia del pollaio...maneggiare le chioccie...muovere e togliere uova...spostare pulcini... tutte queste cose rappresentano un'invasione nell'equilibrio del pollaio di cui il gallo è monarca incontrastato.
Farà ridere, ma per me ci vuole rispetto. Anche se son polli sono io che li destabilizzo, e quindi è sempre bene avere rispetto delle loro abitudini e dei loro spazi, cercando di non far troppo baccano e di non fare agitare troppo le femmine: se manterrete queste attenzioni raramente il gallo si opporrà fra voi ed i vostri intenti.
Io e quel gallo andavamo veramente d'accordo, ed entravo indisturbato nel pollaio consapevole che lui "si fidava di me"...
Ma un giorno sbagliai, e presi una vecchia gallina proprio sotto i suoi occhi, avendo poca cura di farla stare tranquilla, e mentre questa si dimenava tra le mie mani, lui rizzò la cresta, si gonfiò e mi attaccò agli stinchi.
Io naturalmente reagii, ed uscii dal pollaio facendo molto rumore ed urlando.
Incrinai per sempre quel rapporto che durava da tre anni, ed in una settimana mi attaccò  almeno 7 volte.
Era un bel gallo, e credetemi se vi dico che in molti mi avevano proposto di comprarlo offrendomi anche ben oltre il triplo del suo reale valore, ma il gallo era mio ed ignoravo tali proposte.
Il gallo, oltre ad essere bello, aveva un grande carattere, e con lui presente non avevo mai avuto problemi: uova sempre feconde, galline mai strapazzate con atti sessuali, calma e silenzio, ottima protezione anche dal cane, ed un canto prolungato che tanto assomigliava all'urlo di Tarzan nella jungla.
Un gallo che avrei fatto morire di vecchiaia, ma quel pomeriggio riuscì a beccarmi in un nervo del braccio, e mi fece veramente male (visto che puntava agli occhi ma riuscii prontamente a mettermi un braccio di fronte a protezione).
Il giorno seguente la mia famiglia mi spronò a farlo fuori, ma riuscii ad ottenere un vantaggioso scambio con un mio amico di un'altra provincia: il mio gallo per un suo giovane gallo, entrambi della stessa razza.
Non ho più avuto un gallo del genere.
Ma spesso con l'età molti i galli tendono ad essere più suscettibili e territoriali, e può capitare che mal accolgano l'inserimento di nuovi soggetti come pulcini o pollastre: serbate attenzione al mutare del loro comportamento e cercate di sostituirlo prima che possa divenire aggressivo.
MA C'S' SEMPRE L'ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA, e moltissimi galli si calmano con la vecchiaia, divenendo sempre più docili...anche se a me non è mai capitato.
Ricordate che sovente è il Gallo a fare il pollaio, e da lui dipende la protezione degli altri animali, oltre che il proseguimento di questo.
E' quindi importante tenere a mente la genetica dell'allevamento, e "tagliare il sangue" al fine di non creare problemi di consanguineità nella prole: scambiate il vostro gallo con il gallo di un altro pollaio, in modo da creare alternanza.
Nel prossimo intervento parlerò delle covate.


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