Sta piovendo,
ed è una di quelle giornate dove il vento, il freddo e la pioggia paiono aver voglia di sfogarsi: come se fossero appena stati liberati dal Vaso di Pandora, picchiano violentemente sul tetto della casa, lasciano cadere le ultime foglie degli alberi, e mettono a tacere le tortore sui cipressi.
Il fuoco (anzi...i fuochi) in casa sono accesi, e mi concedo il lusso di scrivere al computer di prima mattina.
Qualche giorno fa parlavo con un mio amico agricoltore, ed assieme facevamo delle liste: liste sulle attrezzature agricole che ci servirebbero, liste sugli animali che vorremmo allevare, liste sulle lavorazioni da fare, liste sulle strutture mancanti in azienda, liste sui prodotti alimentari da realizzare, e così via.
Lui spesso sorrideva quando io parlavo delle mie liste, e quando facevo quegli elenchi per lui così strani, ma è mio amico e pareva comprendere.
Entrambi giovani agricoltori, entrambi equilibristi in questo mondo di precarietà, entrambi squattrinati, entrambi felici della propria scelta di vita, ma profondamente diversi sulla via da percorrere.
Lui, radicato nell'agricoltura convenzionale, con continui richiami alla chimica di sintesi, ai "nuovi prodotti agricolo-industriali", al " bisogna produrre tanto", alle alte cilindrate dei trattori, alla volontà di realizzare intensivo...
Io, radicato nell'agricoltura NON convenzionale e di matrice tradizionale e Naturale, convinto nell'escludere chimica di sintesi, alla continua ricerca di "rimedi antichi" per curare o prevenire, al "bisogna ascoltare la terra", alla rivalutazione della trazione animale integrata, alla volontà di diversificare le produzioni e mantenere sempre la dimensione umana del proprio operato...
Diversi, ma amici.
In queste nostre liste spiccavano tali diversità, anche se non nego che un bel gommato da 120 cavalli proprio schifo non mi farebbe...ma bisognerebbe vedere l'utilizzo che se ne andrebbe a fare.
Credo quindi che sarebbe interessante provare a fare delle liste, e a condividerle con tutti voi.
Le liste che farò:
Lista n°1: le colture (erbacee ed arboree) che facciamo/vorremmo fare
Lista n°2: gli animali dell'azienda ed il loro impiego
Lista n°3: trattori ed attrezzature agricole
Lista n°4: il podere e le strutture nell'azienda
Lista n°5: le produzioni e la vendita
Spero di avere abbastanza costanza e volta per volta cercherò di scrivere una lista cercando di condividere con tutti voi le motivazioni e accogliendo consigli, idee e critiche.
ed è una di quelle giornate dove il vento, il freddo e la pioggia paiono aver voglia di sfogarsi: come se fossero appena stati liberati dal Vaso di Pandora, picchiano violentemente sul tetto della casa, lasciano cadere le ultime foglie degli alberi, e mettono a tacere le tortore sui cipressi.
Il fuoco (anzi...i fuochi) in casa sono accesi, e mi concedo il lusso di scrivere al computer di prima mattina.
Qualche giorno fa parlavo con un mio amico agricoltore, ed assieme facevamo delle liste: liste sulle attrezzature agricole che ci servirebbero, liste sugli animali che vorremmo allevare, liste sulle lavorazioni da fare, liste sulle strutture mancanti in azienda, liste sui prodotti alimentari da realizzare, e così via.
Lui spesso sorrideva quando io parlavo delle mie liste, e quando facevo quegli elenchi per lui così strani, ma è mio amico e pareva comprendere.
Entrambi giovani agricoltori, entrambi equilibristi in questo mondo di precarietà, entrambi squattrinati, entrambi felici della propria scelta di vita, ma profondamente diversi sulla via da percorrere.
Lui, radicato nell'agricoltura convenzionale, con continui richiami alla chimica di sintesi, ai "nuovi prodotti agricolo-industriali", al " bisogna produrre tanto", alle alte cilindrate dei trattori, alla volontà di realizzare intensivo...
Io, radicato nell'agricoltura NON convenzionale e di matrice tradizionale e Naturale, convinto nell'escludere chimica di sintesi, alla continua ricerca di "rimedi antichi" per curare o prevenire, al "bisogna ascoltare la terra", alla rivalutazione della trazione animale integrata, alla volontà di diversificare le produzioni e mantenere sempre la dimensione umana del proprio operato...
Diversi, ma amici.
In queste nostre liste spiccavano tali diversità, anche se non nego che un bel gommato da 120 cavalli proprio schifo non mi farebbe...ma bisognerebbe vedere l'utilizzo che se ne andrebbe a fare.
Credo quindi che sarebbe interessante provare a fare delle liste, e a condividerle con tutti voi.
Le liste che farò:
Lista n°1: le colture (erbacee ed arboree) che facciamo/vorremmo fare
Lista n°2: gli animali dell'azienda ed il loro impiego
Lista n°3: trattori ed attrezzature agricole
Lista n°4: il podere e le strutture nell'azienda
Lista n°5: le produzioni e la vendita
Spero di avere abbastanza costanza e volta per volta cercherò di scrivere una lista cercando di condividere con tutti voi le motivazioni e accogliendo consigli, idee e critiche.